PRIMA DI TR3IN.

Ci sono storie che durano il tempo di un viaggio.

TR3IN. nell’alfabeto fonetico internazionale (IPA) si scriverebbe treɪn. Praticamente un altro modo di scrivere la parola inglese train, treno.

Che cos’è? Uno spettacolo di long form. Anzi, molto di più. Un viaggio. Iniziato, per me, nel mese di febbraio 2017.

Uno di quei viaggi che decidi di affrontare senza preoccupati della meta, del punto di arrivo. Perché l’obiettivo è il viaggio stesso e questo era chiaro dall’inizio.

Mica è facile viaggiare. Non sai mai cosa potrà accadere, come sarà la strada, se avrai la forza di continuare. Se sarai lucido da riuscire a modificare il percorso al momento giusto, se sarai fortunato nel fare le scelte giuste, se sarai in grado di fare un altro passo. E poi un altro. E un altro ancora.

Questo non è viaggio in prima classe, adagiato nella bambagia, coccolato nel lusso e viziato da ogni comfort. Non sei seduto su una comoda poltrona di prima casse, con una vestaglia di seta e delle morbide pantofole.

Forse non riuscirai nemmeno prendere la prossima coincidenza, seduto su panche scomode, tra buche che ti fanno sobbalzare  e sbattere la testa. Indossi scarpe dure e scomode, due numeri più piccole, un giacca che a malapena ti protegge dalle intemperie e uno zainetto con dentro meno dello stretto necessario.

E poi non c’è nemmeno un hotel quattro stelle ad attenderti. Forse non c’è nemmeno un hotel. Neanche una pensione spartana, un rifugio, una tenda, un sacco a pelo, un’amaca.

Perché fare un viaggio del genere? Che poi da solo è proprio un incubo.

Durante il tragitto sono saliti sul treno altri sedici passeggeri. Ciascuno con la propria storia e le proprie esperienze. Ognuno con il proprio bagaglio, di differenti dimensioni. E ciascuno con le proprie motivazioni. Perché sei vuoi fare un viaggio del genere, devi avere almeno un motivo. Durante il viaggio scoprirai se davvero è un motivo valido. O scoprirai di averne altri cento. Oppure che non ne valeva davvero la pena.

Sicuramente ti accorgerai che, in un percorso del genere, la differenza la fanno i tuoi compagni di viaggio. Sono loro che rendono speciale quel cammino. Sono loro la vera meta di quel viaggio.

Io senza di loro non l’avrei mai fatto. Sarebbe rimasto un segno rosso tracciato su una cartina. Un progetto in un cassetto. Una delle cose che “un giorno lo farò”.

TR3IN è un progetto di long form ambizioso, scriteriato, divertente, ragionato, modificato, accettato, amato, adattato, voluto, odiato. Molto più di un semplice spettacolo di long form d’improvvisazione teatrale.

Grazie. Allievi, amici, nemici, conoscenti, persone, simpatizzanti, hater… A me basta COMPAGNI DI VIAGGIO. Perché, comunque vada, è stato un viaggio indimenticabile. Grazie a voi.

(continua… forse.)

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