Che cos’è un match d’improvvisazione teatrale? La miglior risposta è: vieni a vederlo! È uno degli spettacoli più divertenti che esistano. Se proprio non lo hai mai sentito, provo a fartelo capire.
Il match d’improvvisazione teatrale è un format nato in Canada alla fine degli anni settanta per iniziativa di due attori registi, Robert Gravel e Yvon Leduc. Essi decisero di coniugare le tecniche dell’improvvisazione teatrale con le regole di un incontro di hockey. Il primo match d’improvvisazione teatrale si tenne il 21 ottobre 1977 a Montréal.
Consiste in una gara fra due squadre composte da tre a cinque giocatori ciascuna, talvolta guidate da un allenatore. Un arbitro, coadiuvato da due assistenti, propone dei temi sui quali i giocatori/attori sono chiamati a improvvisare. L’arbitro controlla anche che il match si svolga secondo precise regole e può fischiare dei “falli” ai giocatori che non le rispettano.
Per ogni improvvisazione vengono dati: un titolo; il numero dei giocatori (illimitato, uno per squadra, solo donne, eccetera); la categoria (libera, in uno stile teatrale o cinematografico, in rima, muta, cantata, eccetera); la durata dell’improvvisazione (da alcuni secondi fino a oltre 15 minuti). Al fischio dell’arbitro le squadre hanno 20 secondi di tempo per concertare una strategia. Al secondo fischio l’improvvisazione comincia.
Le improvvisazioni possono essere di due tipologie: mista (le squadre improvvisano contemporaneamente integrandosi sullo stesso tema proposto dall’arbitro); comparata (ciascuna squadra è chiamata a turno a improvvisare sul titolo proposto).
Al termine di ogni improvvisazione il pubblico è invitato a votare per una delle due squadre mediante un cartoncino riportante, sulle due facce, i colori delle squadre in gara.
La squadra che totalizza tre falli regala un punto agli avversari.
Il match, di solito, si svolge in due tempi di circa 40 minuti l’uno.
Leghe d’improvvisazione teatrale sono diffuse in quasi tutto il mondo, con possibili differenze tra i rispettivi regolamenti. In Italia il match è stato importato dall’attore Francesco Burroni alla fine degli anni ottanta, e messo in scena per la prima volta nella città di Firenze.
A Bergamo, Brescia e Verona il match è un’esclusiva della Compagnia nazionale d’improvvisazione.